Non ci sono porti tranquilli per i cuori dei marinai. Così è per Fausto, il bastardo senz'anima, nostromo della Minerva, sbarcato ad Anversa a causa di un'avaria della nave. Nell'atmosfera sbandata e marcia del porto, la rotta del nostromo incrocia quella di don Ettore, sacerdote di Stella Maris e soccorritore di lupi di mare che faticano a galleggiare nella vita. Il marinaio e il prete, uomini in fuga da un passato doloroso, si troveranno per uno strano caso del destino uniti nel tentativo di salvare una giovane ragazza. E lo sguardo luminoso e forte di Francesca diventerà per il nostromo il faro su cui dirigere per trovare, finalmente, la pace.
Nasce ad Arcola (La Spezia) nel 1930. Trascorre la giovinezza in mare, inizialmente nella Marina Militare e in seguito in quella Mercantile. Acquisisce notevole esperienza, sia nella severa scuola dei Mari del Nord che nella navigazione oceanica. In età matura, il titolo di ufficiale di coperta gli consente di alternare periodi a terra con saltuari imbarchi, sempre richiamato dalla nostalgia del mare. Ora divide il suo tempo tra vela e narrativa.