“Il Molinello 2006” - Angela Bianchini

Copertina di "Alessandra e Lucrezia"

Angela Bianchini

Angela Bianchini, autrice di saggi e romanzi, è nata e cresciuta a Roma, ma ha trascorso parecchi anni negli Stati Uniti dove ha conseguito un Ph. D. in linguistica francese con il filologo Leo Spitzer.
Tornata in Italia, ha collaborato al "Mondo" di Pannunzio e scritto programmi culturali e originali radiofonici e televisivi per la Rai. Si è occupata di romanzi medievali francesi, narrativa spagnola dell'Ottocento, storia del romanzo popolare e storia delle donne, sempre attratta dal fascino dell'intreccio.
Nel 1987 ha curato l'edizione dell'epistolario di Alessandra Macinghi Strozzi uscita con il titolo Tempo di affetti e di mercanti. Da molti anni collabora regolarmente alla "Stampa" e a "Tuttolibri".
Ha pubblicato sette opere di narrativa, fra cui Capo d'Europa (1998), Le nostre distanze (2001) e Nevada (2002).

Alessandra e Lucrezia

I grandi artisti del Quattrocento fiorentino hanno reso immortali, con le loro opere, donne bellissime, eleganti e misteriose. Portavano nomi illustri, Medici, Tornabuoni, Strozzi, Bardi, Benci, e le loro famiglie rappresentavano l'élite che deteneva il potere economico, politico e culturale della città. Accanto a queste donne ve n'erano però altre, a noi meno note. Appartenevano anch'esse alla classe borghese dei mercanti e dei banchieri, erano istruite, sapevano leggere, scrivere, far di conto, si occupavano dell'educazione dei figli, nonché di grandi e piccole questioni domestiche, esercitando così quella "virtù", sottile fusione di avvedutezza, modestia e coraggio, considerata allora come la più alta qualità femminile. Sullo sfondo vi erano poi donne del "popolo minuto", famigli, serve e schiave, dalle vite anonime e ingrate.
Angela Bianchini pone a confronto queste personalità così diverse che tanto contribuirono allo splendore di un irrepetibile momento artistico e culturale, avvalendosi soprattutto delle testimonianze dei Libri di ricordi, dei Libri di famiglia e degli epistolari, veri e propri specchi di vita quotidiana, che svelano un universo intimo e familiare, complementare a quello celebrato dall'arte.
L'autrice concentra in particolare l'attenzione su due figure molto differenti per carattere e vicende, i cui destini si incrociarono nella Firenze sfarzosa e intricata del Quattrocento. La prima, Alessandra Macinghi Strozzi, era sposa di Matteo Strozzi, appartenente alla fazione avversa a Cosimo de' Medici e morto esule. Rimasta vedova giovanissima, fece ritorno a Firenze e si dedicò, durante i lunghi anni dell'esilio dei figli maschi, a ricostruire il patrimonio e la gloria familiare. La seconda, molto più famosa, è Lucrezia Tornabuoni, poetessa, amica del Pulci e del Poliziano, madre di Lorenzo il Magnifico. Le loro lettere rappresentano una fonte preziosissima, poiché, pur essendo in apparenza concentrate sugli affetti e sulle preoccupazioni quotidiane, offrono uno spaccato di vita pubblica e privata, dove s'intrecciano notazioni di moda e costume, progetti di importanti matrimoni e alleanze, tragedie familiari, intrighi politici e amori segreti, rivelando, da parte delle due protagoniste, un'influenza discreta ma profonda sulle sorti politiche ed economiche della città. Attraverso Alessandra, Lucrezia e i tanti personaggi femminili evocati in queste pagine, tra i quali Simonetta Vespucci più volte ritratta dal Botticelli, Angela Bianchini propone non soltanto un punto di vista singolare per leggere una grande stagione storica, ma dà voce anche a tutte le donne che allora tacquero, non scrissero, riflettendosi esclusivamente nell'ammirazione degli uomini.

opera:
Alessandra e Lucrezia
autore:
Angela Bianchini
editore:
Arnoldo Mondadori Editore