Liliana si rese conto che Costanzo le adocchiava le gambe. Tirò giù la gonna, per quanto possibile perché andavano di moda corte, si era messa un paio di calze scure per il lutto, ma le forme non le poteva celare. "I fianchi e le cosce sono il tuo forte", le avevano sempre ripetuto gli uomini, era stata una continua cantilena, avvertì come in un sogno ricco di sensazioni la pressione dei genitali maschili su per le natiche e la risposta pronta del suo giovane corpo. "È oltre un mese che non faccio all'amore", perciò mi vengono certe fantasie" Controllò che Costanzo mantenesse le mani salde sul volante, e si ritrasse il più possibile verso la portiera "non vorrei che col pretesto di cambiare marcia mi sfiorasse le cosce, sta un poco a vedere che sono diventata una che per montare in fregola basta che un uomo la guardi".
La commessa dagli occhi verdi è la favola bella, ambientata nella seconda metà del Novecento, di una ragazza di umili origini, nata c cresciuta in un quartiere
periferico di Bologna, che dopo essere passata
attraverso amori inebrianti, travolgenti erotismi,
tradimenti, pratiche magiche e sortilegi ascende al
vertice di una nobile e influente casata e diventa una
scaltra manovratrice di uomini e fatti politici, logiata
promotrice di iniziative culturali.
Come in ogni fiaba che si rispetti non mancano il
generoso cavaliere che la vuole virtuosa, la strega
malvagia che con filtri e ciarle cerca di corromperla e
l'inverosimile è talmente intrecciato al reale da
costituirne l'aspetto più autentico.
Il lettore può semplicemente trovare diletto nello
svolgersi degli eventi e nel volubile gioco delle
passioni, oppure interpretare la vicenda come una
metafora della scalata al successo in questa epoca priva di ideali.
È nata a Bologna e risiede a Torino. Laureata in Economia e Commercio e in Ingegneria Elettronica, ha prestato la sua opera come progettista di automatismi e ricercatrice
presso compagnie di rilevanza
internazionale, contribuendo agli studi sulla diffusione
elettromagnetica con lavori presentati in congressi
scientifici.
Ha studiato pianoforte sotto la guida della Maestra
Gemma Baudissone presso la sede di Torino del Centro
Didattico Musicale Italiano.
Molte sue poesie sono presenti in antologie. Ha
pubblicato: le raccolte di liriche Vicolo delle ginestre,
Edizioni Helicon, Arezzo, Metropoli ed oltre, Vitale
Edizioni, Sanremo; il dramma Cronaca di un contagio,
L'Autore Libri, Firenze; i saggi Interdipendenza di massa
e potere nell'opera di Elias Canetti-Jack London, Il
vagabondo delle stelle: Nietzsche e lo yoga reale di
Patañjali rivisitati, sulla rivista di formazione e cultura
Vernice, Genesi Editrice, Torino; lo studio Lettere al padre
non recapitate. Kafka e Leopardi, nella collana Check-in
di Genesi Editrice, Torino.