Eros, professore di scienze in un liceo e protagonista del
romanzo, torna a casa dopo un periodo trascorso in solitudine a causa di numerose avversità. Perché così è la
vita: all’improvviso sembra toglierti tutto, anche il sorriso. E ci si ritrova stanchi, spaventati, smarriti, consapevoli del male del mondo che infligge inquietudine e
disagio sociale. Il nostro professore, personaggio che
rimane subito simpatico e con cui, pagina dopo pagina
intrecciamo un legame di amicizia, è rimasto solo in
seguito alla separazione dalla moglie Chiara e alla
morte della madre colpita dal morbo di Alzheimer, inoltre la scuola in cui insegna è caotica, governata com’è
da dispotismo e malaffare. Eros pensa che il mondo,
tanto quello fisico quanto quello psicologico, sia minacciato da una sorta di virus killer. Ma quando tutto sembra perduto, mai disperare, perché per un magico gioco
del destino, qualcosa accade. Da questa parte, qualcosa
accade, proprio come riporta il titolo di questo coinvolgente e appassionato romanzo che si legge tutto d’un
fiato dalla prima all’ultima pagina, senza interruzioni di
sorta perché Gennaro Maria Guaccio, e ce lo ha dimostrato anche con gli altri suoi romanzi, riesce a catturare il lettore in una sorta di coinvolgente magia, soprattutto quando si sofferma a descrivere personaggi e situazioni. Lo fa con tale realismo e schiettezza che durante
la lettura viene da domandarsi come un autore riesca a
narrare così brillantemente avvenimenti che ci toccano
così da vicino, nel caos di questo nostro mondo attuale.
Ma c’è un antidoto anche per la sofferenza e il dolore,
un antidoto potente che spazza via tutto in poco tempo:
l’Amore, quello con la A maiuscola, quello che non
chiede niente, non pretende, ma semplicemente dà, perché amare significa donare. Così anche per il nostro
amatissimo Eros, professore di scienze, c’è una meravigliosa sorpresa: quel giorno tornando nella vecchia casa
dei genitori ormai scomparsi, scopre che ad attenderlo
c’è Olga, la bella donna ucraina, ex badante di sua
madre, che gli getta le braccia al collo sussurrandogli
inaspettatamente: liubob moià, amore mio. Ma le sorprese non finiscono qui. Consiglio a tutti la lettura di
questo bellissimo romanzo della speranza che tiene
compagnia nelle sere solitarie in cui la nostalgia bussa
alla porta del cuore.
Nicla Morletti
(Napoli, 1948), scrittore e saggista, vive a Napoli.
Oltre a poesie, novelle e saggi in antologie, ha pubblicato:
Vita con le donne (racconti),
Estate a Mezzatorre (romanzo),
Che male c'è se ti amo? (romanzo),
Le aporie del tempo (saggio),
La condanna (romanzo),
La festa dei fichi (romanzo),
Pensando il tempo (racconti),
Il Barone borotalco (romanzo),
Tu che bevi il mio caffè (racconti),
Da questa parte, Qualcosa (romanzo).