Riuscire a narrare storie di altri tempi e descrivere ottimamente
i personaggi con le loro ansie, gioie, pulsioni,
emozioni non è cosa da poco. Se poi l'autore riesce a
catturare l'attenzione creando attesa e suspence, il gioco
è fatto: il romanzo nasce, cresce, si porta con sé la sua
storia ed i suoi protagonisti, rendendoli vivi, veri, delle
stesse sembianze delle persone che ci circondano.
Tutto questo è riuscito a fare Maurilio Magistroni,
offrendoci così la lettura di un piacevole e scorrevole
romanzo che difficilmente riusciremo a dimenticare.
Già dall'incipit rimaniamo colpiti dalla mirabile descrizione:
" La pallida luce del sole, velato dai cirrostrati,
illuminava debolmente lo studiolo di Alberto Braccioforte,
conte di Gavorrano, nel palazzo di famiglia sito a
metà di via Guelfa."
E già il lettore viene proiettato in un'altra dimensione
che lo avvolge con un fascino di altri tempi.
Siamo infatti alla fine del 1869 ed il romanzo è un susseguirsi
di emozioni, intrighi ed enigmi che si scioglieranno
a "mezzanotte", ora fatidica e affascinante allo
stesso tempo, quando le campane del duomo annunciano
la messa solenne scandendo il primo concerto e la
città è un manto di soffice neve.
Un romanzo di cui consiglio la lettura a tutti.
Nicla Morletti
nasce nel 1946, il giorno dopo le votazioni per la
Repubblica Italiana, a Corbetta, nella parte occidentale
della provincia di Milano, zona dì sorgive e di
fontanili, luogo di nebbie e di afa.
Coniugato dal 1970, nonno felice. Vive a Vittuone
(MI) dove coltiva l’orticello con passione.
Altro grande amore è il mare, in tutte le sue espressioni:
navigazione, pesca, nuoto, contemplazione.
Nel 1992 consegue con successo la patente ordinaria
di radio amatore telegrafista, divenendo due anni
dopo Marconista N° 314.
Suona il basso elettrico in una cover band anni sessanta
composta da amici del tempo che fu.