È nato a Scafati nel '45 e vive a Campi Bisenzio (Firenze). Attualmente è ordinario di Storia e Filosofia nel Liceo Scientifico N. Copernico di Prato. Ha collaborato con la pagina culturale del quotidiano Napolinotte e ha curato, con N. Avellino, la pubblicazione degli atti del primo convegno nazionale sul tema "L'handicappato nella scuola e nella società".
È autore dei volumi di poesia: Musica antica, L'uccello chiamato airone, Alberi nudi, Come la luna, L'organetto di Barberia. Nel 1990 ha pubblicato il testo di argomento pedagogico-didattico Programmi in controluce.
I racconti di Pasquale Matrone sono tutti agili e snelli nella struttura e seguono uno stesso schema nel quale è possibile individuare tre momenti ben precisi. Vi è infatti un punto di partenza in cui, con assoluto disincanto, anche se mai con atteggiamento di scontato e compiaciuto pessimismo, la realtà viene esaminata nel suo crudo e concreto divenire, con le sue contraddizioni e le sue sofferenze più o meno segrete e questa è la dimensione del verosimile. Subito dopo, c'è il nucleo vitale della storia narrata in cui ci si ritrova immersi nella dimensione del fantastico, carica di simboli e di messaggi. Nella parte conclusiva si ritorna, rapidamente, questa volta avvertendone il peso nella realtà. Si può definire questa raccolta assai vicina al verosimile-fantastico, che ha avuto, come valido rappresentante, Dino Buzzati.