“Il Molinello 2011” - Diego De Silva

Copertina di "Mia suocera beve"

Mia suocera beve

Vincenzo Malinconico è un avvocato semi disoccupato, semi divorziato, semi felice. Ma soprattutto è un grandioso filosofo autodidatta, uno che mentre vive pensa, si distrae, insegue un'idea da niente facendola lievitare. E di deriva in deriva va lontano, con l'aria di sparare sciocchezze dice cose grosse sull'amore, la giustizia, il senso della vita. Intorno a lui capitano eventi straordinari, ma più straordinari ancora sono i pensieri stravaganti e fuori luogo di cui ci mette a parte in tempo reale, facendoci ridere e riflettere, trascinandoci nella sua testa sgangherata e bellissima. Al centro del romanzo questa volta c'è un sequestro di persona ripreso in diretta dalle telecamere di un supermercato. Ad averlo studiato ed eseguito è il mite ingegnere informatico che ha progettato il sistema di videosorveglianza. Il sequestrato è un boss della camorra che l'ingegnere considera responsabile della morte accidentale del suo unico figlio. Il piano è d'impressionante efficacia: all'arrivo della televisione, l'ingegnere intende raccontare il suo dramma e processare in diretta il boss. La scena del sequestro diventa così il set di un tragicomico reality, con la folla e le forze dell'ordine che assistono impotenti allo «spettacolo ». La sola speranza d'impedire la tragedia è affidata, manco a dirlo, all’avvocato Vincenzo Malinconico, che l’ingegnere incontra casualmente nel supermercato e «nomina» difensore d’ufficio. Malinconico, con la sua proverbiale irresolutezza, il suo naturale senso del ridicolo, la sua insopprimibile tendenza a rimuginare, uscire fuori tema, trovare il comico nel tragico, il suo riepilogare e riscrivere gli eventi recenti della sua vita privata (la crisi sentimentale con Alessandra Persiano, le incomprensioni dell’ex moglie e dei due figli, l’improvvisa malattia dell’ex suocera), riuscirà a sabotare il piano dell’ingegnere e forse anche quel gran pasticcio che è la sua vita.

Diego De Silva

ha pubblicato nel 2001 presso Einaudi Certi Bambini (premio selezione Campiello), da cui i fratelli Frazzi hanno tratto nel 2004 l’omonimo film (primo premio al festival di Karlovy Vary, premio europeo rivelazione 2004, due David di Donatello). Sempre presso Einaudi ha pubblicato i romanzi La donna di scorta (2001), Voglio guardare (2002), Da un’altra carne (2004), Non avevo capito niente (2007, premio Napoli, finalista al premio Strega). Suoi racconti sono apparsi nelle antologie Disertori, Crimini, Crimini italiani, Questo terribile intricato mondo. È inoltre autore della pièce Casa chiusa, pubblicata insieme a Valeria Parrella e Antonio Pascale nel volume Tre terzi. Scrive anche per il cinema e collabora a «Il Mattino». I suoi libri sono tradotti in nove lingue.

opera:
Mia suocerabeve
autore:
Diego De Silva
editore:
Einaudi