“Il Molinello 2011” - Autori disparati

Copertina di "Ragazzi Poderali"

Ragazzi poderali

" ...Si tratta di un piccolo passatempo tra persone che amano scrivere e lo hanno già fatto e tra altri che amerebbero farlo, ma non lo hanno mai fatto perché privi di un posto o di un motivo per farlo .. " Nella mia cerchia di amici ci sono molte persone che hanno affinità con la lettura e, in qualche modo, con la scrittura. C'è chi sostiene di aver scritto una volta su di un giornale famoso, chi ha qualche pubblicazione all'attivo, chi dice "Ah se mi mettessi a scrivere io, con tutto quello che mi è capitato ... " oppure c'è quello che ha un cugino che l'anno scorso ha scritto un libro. Oppure chi, come me, non ha mai tempo, ma se ne avesse ... Mi era presa la sensazione che, insomma, mancasse qualcosa, e che io dovessi inventarla. Qualcosa che coinvolgesse tutti. _ Ma scrivere non era sufficiente. La rete è piena di siti dove chiunque arriva e lascia il proprio racconto, magari scritto dieci anni fa, e aspetta i commenti altrui. Non era quello che mi interessava. Troppo narcisista e poco stimolante. Ci voleva una formula diversa, qualcosa che facesse venire voglia di scrivere e di riscrivere. Mi servì qualche notte prima di avere chiaro come fare. Ci serviva una gara sì, ma non esasperata. Qualcosa che mettesse gli autori a confronto sullo stesso campo senza richiedere troppo impegno. Più un gioco di una competizione. Qualche giorno, con l'aiuto del mio amico Andrea, ed il regolamento era pronto. A questo punto bastava costruire il supporto tecnologico, perché si sa, la tecnologia unisce. In pochi giorni il sito era pronto, grazie anche al lavoro dell'Ingegner Conti e del prof. Mezzedimi, esimi colleghi, gli amici erano avvisati e quindi eravamo pronti per partire. Il gioco sta andando avanti da un anno e mezzo ed ha visto la partecipazione di più di quaranta iscritti e la stesura di quasi centosessanta piccole storie. Questo libro ne raccoglie alcune. Le preferite dai "poderali" che hanno partecipato con più continuità al gioco. Una sera, sarà stato più di quindici anni fa, stavamo tornando da una serata in discoteca con degli amici, esattamente due macchinate di ragazzi. Mentre percorrevamo la strada per rientrare a casa, e non era poca, una pattuglia di carabinieri ci fermò. Le guardie dettero un 'occhiata ai documenti del guidatore dell'automobile su cui viaggiavo anche io, poi con fare molto indagatorio, si avvicinarono al finestrino, e ci chiesero: "Ragazzi ... ma voi le canne ve le fate?" Il ragazzo dal lato del passeggero anticipando tutti rispose: "Ma chi noi? Noi siamo ragazzi poderali, noi con le canne ci si lega i baccelli” – Dieci secondi di silenzio e poi: “Andate, andate pure”.

opera:
Ragazzi poderali
autore:
Autori disparati
editore:
Il mio libro