“Il Molinello 2013” - Alfredo MACCHI

Rivoluzioni S.p.A. - Chi c’è dietro la primavera araba
opera:
Rivoluzioni S.p.A. -
Chi c’è dietro la primavera araba
autore:
Alfredo MACCHI
editore
Alpine Studio

Rivoluzioni S.p.A. - Chi c’è dietro la primavera araba

L’oscuro ruolo di organizzazioni, fondazioni, sceicchi e servizi segreti dietro le rivolte che stanno sconvolgendo il Nord Africa e il Medio Oriente.

Milioni di persone sono scese in piazza nel mondo arabo per chiedere democrazia e libertà. Mossi da sincera voglia. di cambiamento giovani e anziani, donne e uomini hanno rischiato la vita sfidando regimi autoritari intoccabili per decenni. Le rivoluzioni però non nascono da sole. Dietro c'è l'impegno di pochi coraggiosi attivisti e, come sempre, di chi li ha finanziati, addestrati e indirizzati nel tentativo di spingere le proteste verso esiti a volte ben diversi da quelli che sognava chi vi ha partecipato.
Che cosa ci fa. uno dei gruppi protagonisti della rivoluzione egiziana. all'interno di un'associazione voluta dal Dipartimento di Stato Americano e sponsorizzata dalle maggiori aziende statunitensi? Che ruolo ha svolto una scuola di Belgrado che tiene corsi su come rovesciare i dittatori? Perché Washington ha addestrato blogger tunisini, egiziani, libici, yemeniti e siriani e fornisce loro software contro la censura? Chi si nasconde dietro gli account di Facebook, Twitter e YouTube che invitano alla ribellione? Come mai gli stessi uomini che hanno combattuto in Libia si ritrovano in Siria? E perché milioni di dollari mandati dalle Monarchie del Golfo attraverso organizzazioni caritatevoli sono finiti ai ribelli? Quale peso infine hanno avuto agenti segreti, addestratori militari e forze speciali? Dietro alla Primavera Araba, che dal 2011 sta cambiando volto ad una delle aree più ricche di risorse del pianeta, emergono scenari inquietanti. Questo libro, attraverso un rigoroso lavoro d'inchiesta e un viaggio nelle rivolte del Nord Africa e del Medio Oriente, cerca di fare luce sui retroscena svelando storie e intrighi davvero sorprendenti.

Alfredo MACCHI

Nato nel 1967 a Sorengo, Lugano (Svizzera), ha vissuto a lungo a Milano e dal 2006 si è stabilito a Roma. Liceo Classico, poi il VI biennio dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Milano. Nel 1990 l'esame da giornalista professionista e la partenza per New York dove ha lavorato come free lance per diverse testate italiane. È laureato in Scienze Politiche. Ha collaborato con diversi giornali (Corriere della Sera, L'Espresso e Radio Popolare). Nel 1991 a Roma ha lavorato a Rai Uno per la trasmissione “Il supplemento di Rai Uno”. Nel luglio 1992 l'approdo al Tg4 Mediaset. Dal marzo 2010 lavora per News Mediaset testata che fornisce servizi a tutti i tg Mediaset. Come inviato ha seguito alcuni tra i più importanti eventi degli ultimi anni. Durante il conflitto del Kosovo (1999) per oltre un mese da Kukes (Albania) ha seguito l'emergenza profughi. Diverse volte in Israele e Cisgiordania ha raccontato i momenti drammatici della nuova Intifada. Dopo l'11 settembre è a New York per il dramma delle Torri Gemelle. Poi a novembre 2001, dal Pakistan entra in Afghanistan: primo giornalista di una televisione italiana ad arrivare a Kabul dopo la caduta dei talebani. Ci è rimasto per due mesi e poi tornato diverse volte. Nel 2004 dal Tamil Nadu (India) segue la catastrofe dello Tsunami. Nel estate 2006 è nel Libano del sud devastato dalla guerra. È poi in Iraq a Nassyria, e nelle basi italiane dell'Afghanistan: Farah, Herat, Balabaluk. Nel 2010 ad Haiti per il terremoto. Nel 2011 segue le rivolte in Egitto, Tunisia e Libia. Ha realizzato diversi speciali per Rete4: “Oltre la fede” (agosto 2004) su Lourdes, “La terra contesa” (novembre 2004) nella striscia di Gaza, “gli Angeli del Tamil” (gennaio 2005) nell'India del Sud devastata dallo Tsunami e reportages per il settimanale di approfondimento "Passwor*d" (Rete4), Terra! (Canale5) e Live (Italia Uno).
Nel 2002 riceve il premio di Giornalismo Saint-Vincent per i servizi sugli orfani di Kabul.
Nel 2009 ha vinto il Premio giornalistico televisivo ILARIA ALPI.
Nel 2010 vince con un reportage sui bambini lavoratori in India ("piccoli schiavi") il Premio Internazionale di Giornalismo Marco Luchetta.
Nel 2011 il Premio Nazionale Giornalismo Radiotelevisivo Giudo Carletti con "oltre la guerra" approfondimento dall'Uganda e il Premio "Enzo Baldoni e reporter caduti sul fronte di guerra" per la sezione radio e tv.
Nel 2012 Il Premio Internazionale Giornalistico Letterario Città di Anguillara.
Come fotografo da alcuni anni collabora con diverse organizzazioni umanitarie per le quali ha realizzato immagini in Africa, Asia, Europa, Sud America. Ha realizzato numerose e importanti mostre fotografiche.